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La ‘grande chiesa’ bizantina, l’ambito ecclesiale dell’ortodossia


Vittorio Peri
Dipartimento di scienze religiose 16
Queriniana, Brescia, 1981
pp: 226
Paper € 25.00
ISBN: 9788839925367

L’opera si presenta come tentativo di collocare la realtà spirituale ed istituzionale della Chiesa Bizantina nella prospettiva concreta e storica della sua genesi e della successiva formazione canonizzata. Da Costantino in poi, con geniale operazione di ingegneria politica e culturale, si vennero integrando nell’ideologia provvidenzialistica e totalitaria del Sacro Impero universale dei Romani i valori più originali e tipici della predicazione cristiana, fino a fare della nuova religione il fondamento confessionale ed il cemento sacrale dello Stato per antonomasia e dell’Ordine civile, che doveva esprimerlo e legittimarlo di fronte alle Genti. Non sarebbero solo riducenti ed anacronistiche, ancorché familiari ad una diffusa moda intellettuale, l’ottica e l’interpretazione, che pretendessero di leggere e di spiegare un fenomeno di civiltà di tali dimensioni esclusivamente in chiave di compromissioni e di opportunismi reciproci, concordati tra due poteri socialmente incidenti e vitali: lo Stato antico e la Società ecclesiastica in prorompente espansione missionaria. Sul piano storico esse risulterebbero miopi ed inadeguate per una soddisfacente comprensione delle forze, che lo determinarono e lo perpetuaro­no tanto a lungo, nelle istituzioni e nelle coscienze.

Vittorio Peri, nato a Gorizia nel 1932, si è laureato in lettere classiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1955 con una tesi in patristica. Risiede a Roma, dove dal 1961 è scriptor greco della Biblioteca Apostolica Vaticana e dal 1973 libero docente in storia della chiesa. Le sue ricerche, di carattere filologico e storico, sono in prevalenza dedicate ai rapporti tra le due tradizioni ecclesiali d’Occidente e d’Oriente. In particolare ha studiato il criterio evolutivo di universalità dei concili ecumenici (I concili e le Chiese, Roma 1965), l’inserzione franca del Filioque nel «credo» ed i sinodi della crisi foziana nel IX secolo, la genesi del rito bizantino nella regolamentazione canonica della chiesa cattolica postridentina (Chiesa Romana e «rito» greco, Brescia 1975; Ricerche sull’«editio princeps» degli atti greci dei concili di Firenze, Citta del Vaticano 1975), il passaggio della predicazione di Origene in area latina (Omelie origeniane sui salmi, Citta del Vaticano 1980).
È l’unico laico fra i trenta componenti cattolici della Commissione internazionale per il dialogo teologico tra la chiesa cattolica e le chiese ortodosse.