Carte

Fondo Giuseppe Alberigo. Carteggio Alberigo-Jedin

Entro il fondo Alberigo si conserva copia delle 194 lettere scambiate tra lo storico della chiesa Hubert Jedin e Giuseppe Alberigo nel periodo 1954-1980. Tutte le lettere sono inventariate analiticamente e disponibili alla consultazione.

Fondo Adelaide Coari

Il fondo è costituito prevalentemente da corrispondenza, taccuini e quaderni di appunti, note e materiali di lavoro che Adelaide Coari è andata meticolosamente conservando nel corso della sua vita (1881-1966). Il fondo, circa 18.000 pezzi – nella quasi totalità inediti – donati a FSCIRE da monsignor Capovilla, è stato oggetto di un intervento di ricognizione nel 2013 nell’ambito del censimento degli archivi femminili nella provincia di Bologna promosso dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna. È disponibile l’elenco di ricognizione approntato da Alida Caramagno.

S. Zampa, Fonti per la storia della chiesa in Italia. Il fondo A. Coari, in «Cristianesimo nella storia», 4, 1, 1983, pp. 173-203.

Il fondo Adelaide Coari presso la Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna. Ricognizione, a cura di Alida Caramagno, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Soprintendenza archivistica per l’Emilia-Romagna, 2013.

Fondo Alberto Altana

Il fondo Alberto Altana, consegnato a FSCIRE dai Servi della Chiesa (la famiglia a cui don Altana apparteneva), contiene la documentazione relativa alla vita, alla produzione e agli impegni del sacerdote reggiano (1921-1999). È costituito da 76 faldoni di materiale eterogeneo (documenti riguardanti gli istituti secolari e la restaurazione del diaconato permanente, corrispondenza, opuscoli, testi a stampa, materiale riguardante il sinodo di Reggio Emilia del 1984, volantini, estratti di quotidiani, manoscritti, audiocassette) risalente agli anni tra il 1951 e il 1997. Il materiale non è inventariato.

Fondo Cronache sociali

Il fondo Cronache sociali è stato recuperato a Roma a metà degli anni Settanta nella soffitta di casa Portoghesi. Nell’abitazione, dove si svolgevano gli incontri più importanti di redazione, aveva goduto di generosa ospitalità l’ispiratore e più autorevole collaboratore della rivista, Giuseppe Dossetti. Le carte, relative agli anni 1947-1952, erano rimaste in casa Portoghesi dopo la conclusione della pubblicazione della rivista stessa (1951). Insieme a esse erano state raccolte anche documentazioni relative ad altre iniziative, come le Edizioni Servire e l’associazione Civitas Humana. Era inoltre stata conservata una parte considerevole della segreteria romana dell’onorevole Dossetti, soprattutto durante i periodi della sua vicesegreteria della Democrazia cristiana (1945-1951). Il fondo consta di 3673 pezzi ed è stato completamente inventariato.

Fondo “Cronache Sociali” 1947-1952, a cura di M. Tancini, Bologna, Il Mulino, 2003.

Fondo Angelo Dell’Acqua

Angelo Dell’Acqua, prete, diplomatico e cardinale, ha lasciato le sue carte presso le suore a Sesto Calende. Il fondo depositato presso FSCIRE è costituito da un fascicolo contenente trascrizioni dattiloscritte di corrispondenza varia dal 1931 al 1973. Il materiale non è inventariato.

Angelo Dell’Acqua. Prete, diplomatico e cardinale al cuore della politica vaticana (1903-1972), a cura di A. Melloni, Bologna, Il Mulino, 2004.

Fondo Giuseppe Roncalli-Giovanni XXIII

Il fondo Roncalli-Giovanni XXIII è costituito da vari depositi, tra cui le carte conservate presso la Postulazione romana, presso mons. Loris Capovilla a Ca’ Maitino, oltre che documenti provenienti dalla ricerca di singoli studiosi di FSCIRE. Consta di 244 faldoni e circa 150 microfilm, corrispondenti a circa 9000 fotogrammi. Gli scritti di Roncalli-Giovanni XXIII presenti presso FSCIRE sono ora quotati a 13.000 pezzi più i 28 volumi delle agende. La disponibilità dei testi redatti da Roncalli-Giovanni XXIII su supporto informatico comprende per ora tutti gli scritti editi e le agende degli anni 1936-1963.

Edizione nazionale dei diari di A.G. Roncalli, a cura di A. Melloni, 10 voll., Bologna, Istituto per le scienze religiose, 2003-2008.

Fondo Giuseppe Dossetti

La documentazione relativa alla figura di Giuseppe Dossetti, fondatore dell’Istituto per le scienze religiose, è raccolta nel fondo a lui intitolato. I documenti, in originale e in copia, coprono diversi momenti dell’arco della sua vita, dagli anni Trenta alla morte (1996), a eccezione delle carte relative alla partecipazione al concilio Vaticano II, conservate nel fondo specifico. Il materiale che Dossetti, teologo personale del cardinale Lercaro e perito del concilio, ha depositato presso l’Istituto consta di 890 pezzi relativi agli anni 1950-1987, numerati progressivamente e raccolti in 15 cartoni.

L’attività paraconciliare, frutto del lavoro dei vari studiosi che collaboravano all’Istituto, ha prodotto una considerevole quantità di documenti, raccolti in una sezione del fondo e comprendente 200 pezzi.

L’inventario è edito. L’accesso al fondo è subordinato a specifica autorizzazione.

La documentazione bolognese per la Storia del Concilio Vaticano II. Inventario dei Fondi G. Lercaro e G. Dossetti, a cura di L. Lazzaretti, Bologna, s.n., 1995.

Fondo Giuseppe Lazzati

Il fondo consta di 40 microfilm riproducenti il materiale contenuto nell’Archivio Lazzati, conservato presso l’istituto secolare “Cristo Re” di Milano. I documenti coprono l’arco della vita di Lazzati (1909-1986), direttore del quotidiano «L’Italia» e fondatore dell’istituto secolare Milites Christi Regis, con qualche appendice fino ai primi anni Novanta. Il fondo è inventariato.

M. Malpensa e A. Parola, Lazzati. Una sentinella nella notte (1909-1986), Bologna, Il Mulino, 2005.

Fondo Giacomo Lercaro

Il fondo Giacomo Lercaro, tra quelli di più antico possesso di FSCIRE, si è costituito con il versamento eseguito dallo stesso cardinale all’allora Istituto per le Scienze Religiose della documentazione riguardante la sua partecipazione al concilio. A questo primo nucleo di carte conciliari (1500 pezzi ordinati cronologicamente e raccolti in 36 faldoni), si è poi aggiunta la serie degli Adnexa che comprende documenti raccolti dagli studiosi di FSCIRE su determinati aspetti e momenti della vita del cardinale e altro materiale versato da privati.

L’inventario del fondo è edito. L’accesso è subordinato a specifica autorizzazione.

L’insieme della documentazione prodotta dal cardinale Lercaro nel corso della sua attività comprende anche i materiali riguardanti i suoi incarichi episcopali a Genova, Ravenna e Bologna. Dopo essere stati depositati presso FSCIRE ai fini di inventariazione e ricerca, questi materiali sono oggi conservati presso la Fondazione Giacomo Lercaro a Villa San Giacomo.

La documentazione bolognese per la Storia del Concilio Vaticano II. Inventario dei Fondi G. Lercaro e G. Dossetti, a cura di L. Lazzaretti, Bologna, s.n., 1995.

Araldo del Vangelo. Studi sull’episcopato e sull’archivio di Giacomo Lercaro a Bologna, 1952-1968, a cura di N. Buonasorte, Bologna, Il Mulino, 2004.

Fondo Lettere pastorali

Nel fondo è conservata copia delle lettere pastorali dei vescovi italiani dalla fine dell’Ottocento a oggi. La raccolta risulta completa per le diocesi di Lombardia, Emilia, Veneto, e parziale per le diocesi di Toscana e Trentino, per un totale di 130 faldoni. Molte lettere sono anche presenti in microfilm. Le lettere sono inventariate e ordinate topograficamente e cronologicamente.

Lettere pastorali dei vescovi del Veneto, a cura di M. Malpensa, Genova, Marietti, 2002

Lettere pastorali dei vescovi dell’Emilia-Romagna, a cura di D. Menozzi, Genova, Marietti, 1996.

Lettere pastorali dei vescovi della Toscana, a cura di B. Bocchini Camaniani e D. Menozzi, Genova, Marietti, 1990.

Fondo Lorenzo Milani

Il fondo Lorenzo Milani è costituito dall’epistolario di Milani con la madre, Alice Weiss, e altri diversi corrispondenti, oltre che dalla raccolta coeva di articoli di stampa nazionale sul sacerdote toscano. All’interno del fondo, che ha una consistenza complessiva di 30 faldoni, sono compresi alcuni nuclei pervenuti a FSCIRE attraverso successive donazioni: è il caso dei sotto-fondi Mario Cartoni e Neera Fallaci, depositati da Maurizio di Giacomo, e del sotto-fondo Luciano e Francesca Ichino.

Il fondo è parzialmente inventariato.

Lorenzo Milani, Alla mamma. Lettere (1943-1967), a cura di G. Battelli, Genova, Marietti, 1990.

J.L. Corzo e F. Ruozzi, Cronotassi degli scritti di don Milani, in «Cristianesimo nella storia», 33, 1, 2012, pp. 143-202.

Don Lorenzo Milani. Tutte le opere, edizione diretta da A. Melloni, a cura di F. Ruozzi, A. Canfora, V. Oldano e S. Tanzarella, 2 voll., Milano, Mondadori, 2017.

Fondo Paolo VI

Il fondo Paolo VI è costituito da alcuni excerpta di vari luoghi e occasioni diverse relativi a papa Montini. Consta di 9 microfilm in parte disponibili anche su supporto cartaceo. L’accesso al materiale compreso nel fondo è soggetto a specifica autorizzazione ed è limitata all’uso esclusivo per la ricerca sulla storia del concilio Vaticano II.

Fondo Vaticano II

Il fondo per la storia del Vaticano II consta di circa 230 faldoni di documenti cartacei e un centinaio di rullini di documenti microfilmati. Esso è nato attorno ai fondi conciliari che Dossetti e Lercaro depositarono presso l’Istituto alla fine degli anni Settanta ed è stato via via ampliato grazie alle donazioni di enti o privati e all’attività dei ricercatori dell’Istituto impegnati a scrivere la storia del Concilio Vaticano II. Il fondo, parzialmente inventariato, è ordinato alfabeticamente in faldoni e fascicoli intestati ai singoli padri conciliari, periti e altri soggetti coinvolti nei lavori dell’assemblea.

Il concilio inedito. Fonti del Vaticano II, a cura di M. Faggioli e G. Turbanti, Bologna, Il Mulino, 2002.

Fondo Giacomo Radini Tedeschi

Il fondo conserva 7 faldoni di documenti appartenuti a monsignor Radini Tedeschi, vescovo di Bergamo dal 1905 al 1914, e custoditi da Roncalli dopo la sua morte. Il materiale, risalente al periodo 1880-1914, si presenta nella sua disposizione originale e non è inventariato.

Fondo Angelo Spadoni

Il materiale, proveniente da donazione privata, comprende i quaderni della mistica reggiana Zaira, trascrizioni dattiloscritte degli stessi e diverse scatole di corrispondenza con altre mistiche, per un totale di 2 faldoni. Il materiale non è inventariato.