Francesco sulla strada

26 aprile – 09 maggio 2025

Francesco sulla strada. Memoria di papa Bergoglio con le opere di Maupal nasce dal desiderio di rendere omaggio al Santo Padre in occasione della sua scomparsa, avvenuta il 21 aprile 2025.

Curata dal professor Alberto Melloni, segretario della Fondazione per le scienze religiose e docente presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Mauro Pallotta – in arte MAUPAL, tra i protagonisti della street art italiana a livello internazionale – questa mostra nasce come omaggio a una figura centrale del nostro tempo. Al tempo stesso, si propone come un’occasione per interrogarsi, attraverso il linguaggio universale dell’arte, sull’eredità spirituale, umana e sociale lasciata dal pontificato di Papa Francesco.

L’umanità smarrita avvertirà
Un sussulto di creatività:
il balenare di una nuova speranza …
La fede e la carità
tengono per mano
questa bambina speranza

Papa Francesco

La concezione e la realizzazione dell’allestimento sono frutto del lavoro congiunto dello stesso Melloni e di Fabio Nardelli, regista della Piccola Officina di Videostoria e co-curatore della rubrica “il Sabbatico”, in onda su RaiNews24. Nardelli, già autore di Speciali TG1, mostre e documentari per il servizio pubblico, ha contribuito a dare forma a un percorso visivo e narrativo denso di significato.

Fulcro della mostra sono dodici opere murali di MAUPAL, riprodotte su pannelli per l’occasione. Originariamente concepite per lo spazio urbano, queste immagini trovano ora una nuova dimensione raccolta e contemplativa nella chiesa di Santa Maria della Pietà, recentemente acquisita dalla Fondazione, trasformata in luogo di esposizione e riflessione.

In queste installazioni prende vita il ritratto di un papa che ha lasciato un segno profondo per la Chiesa del XXI secolo: il papa vicino agli ultimi, il pastore in cammino con il suo popolo, il leader spirituale che ha scelto di decentrare se stesso per riportare al centro ciò che davvero conta.

Ogni pannello racconta un episodio, un frammento simbolico in cui l’iconografia religiosa incontra l’immaginario contemporaneo: il papa con la valigia, il papa che pulisce, il papa che scrive sui muri. Visioni potenti e originali, che colpiscono per la loro forza evocativa e per la chiarezza con cui trasmettono un’intera visione del mondo, profondamente ispirata dalla sensibilità di Bergoglio.

Ad aprire le due settimane di esposizione dedicate al Santo Padre, in occasione delle sue esequie, celebrate il 26 aprile, l’Associazione Musicale di Bologna Amade’ e il Coro Jacopo da Bologna si sono esibiti in concerto, presso la chiesa di Santa Maria della Pietà, con la Misa Criolla per papa Francesco, sotto la direzione del maestro d’orchestra Juan Miranda. 

Composta nel 1964 dall’argentino Ariel Ramirez, la Missa Criolla una delle prime messe in lingua volgare (spagnolo), scritta poco dopo il Concilio Vaticano II, che permise l'uso delle lingue locali nella liturgia cattolica.
Il nome è indicativo dello stile di esecuzione: "criollo", cioè con influenze musicali delle tradizioni folkloriche dell'America Latina, specialmente quelle andine e argentine. Ogni parte della messa (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei) è musicata in uno stile diverso, usando ritmi come la chacarera, la vidala e la zamba.

La Missa è, dunque, estremamente rappresentativa di una presa di coscienza dell’identità del cristianesimo latino-americano, delle proprie peculiarità e delle proprie aspirazioni: lo dimostra la richiesta fatta da papa Francesco di eseguirla, il 12 dicembre 2015, durante la messa da lui presieduta per la festa della Madonna di Guadalupe.

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Associazione Amade' e Coro Jacopo da Bologna in concerto - Missa Criolla per papa Francesco, 26 aprile 2025