In Christo

In Christo / Bо Xrисtе è la titolazione di una straordinaria ostensione, uno scambio di capolavori, che nel nome della fede e dell’arte raccoglie delle grandi opere, a testimonianza di una affinità tra culture che partono dalla comune eredità bizantina.
All’interno del Battistero di Firenze, dal 21 dicembre 2011 al 19 marzo 2012 tre preziose e antiche icone russe sono state ospitate per la devozione sotto il mosaico del Cristo Pantokrator. La maestosa icona della Madre di Dio Odighitria, realizzata alla fine del XIII secolo, l’icona dell’Ascensione del 1408, legata alla produzione artistica del maggiore pittore di icone della tradizione russa, il santo monaco Andrej Rublev e l’icona della Crocifissione, eseguita da Dionisij nel 1500. Per tutte e tre le opere sacre si tratta del loro primo ritorno in un luogo religioso.
Negli stessi giorni a Mosca alla Galleria Statale Tretyakov, da dove provengono le icone russe, sono state esposte per la prima volta due grandi opere di Giotto da Bondone e della sua bottega, provenienti dall’Opera del Duomo di Firenze: la Madonna col Bambino del 1280-1290 e il Polittico di Santa Reparata.
La mostra ha dato vita a un prestigioso volume edito dall’Istituto della Enciclopedia italiana Giovanni Treccani, con le introduzioni di autorità italiane e russe una raccolta di saggi tematici di taglio storico-artistico e storico-teologico.
Nel saluto di apertura del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è possibile ritrovare il senso più profondo e la visione di lunga durata della mostra:

Non è senza emozione che sentiamo in questo scambio il pulsare di generazioni e personaggi – da Tarkovskij a La Pira, da Muratov a Nikodim – che hanno coltivato l’arte dell’ascolto, in Italia e in Russia, nei più diversi campi della ricerca e del pensiero.